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HamRadio & Space

Autore Topic: 2.3 GHz: un primo timido approccio alla ricezione  (Letto 3501 volte)

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Offline IU2GDU

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2.3 GHz: un primo timido approccio alla ricezione
« il: 26 Febbraio 2018 ore 20:38:26 »
Buongiorno a tutti!

Voglio illustrarvi la mia esperienza nella realizzazione di un sistema per la ricezione di segnali in banda S (2300-2400 Mhz) con attrezzatura a basso costo, vale a dire una semplice chiavetta SDR (nella fattispecie la RTL-SDR.COM), il software per computer Apple GQRX e un  “downconverter†veramente “low cost†casualmente scoperto sul WEB in una delle mie ricerche, abbinato al riflettore di un'antenna gregoriana  della  Tp-Link proposta per collegamenti WIFI punto punto.
 

Premetto che ho tentato a lungo e invano di ricevere beacon terrestri sui 2.3 Ghz con  il  nuovo ricevitore SDR Nooelec SMArtee XTR pubblicizzato per essere operativo fino ai 2350 Mhz, ma senza alcun esito (presenza di disturbi e artefatti di ogni genere)

Il fulcro del sistema è, come già accennato sopra,  un downconverter di produzione cinese identificato come BOTE BT-281  posto all'attenzione del pubblico radioamatoriale da Marco, I4IBR,  che ringrazio e al quale riconosco pienamente la “paternità†dell'idea, e del quale Vi invito a visitare il sito http://www.centrodata.com/i4ibr dove troverete l'interessante articolo che mi ha spinto a provare.
Il convertitore è  alimentato sul coassiale con un apposito iniettore a 18 volt  che suggerisco di acquistare insieme  - fornitore Aliexpress-(ho però  mantenuto solo “l'iniettore†e immediatamente sostituito  l'alimentatore con una fonte lineare poiché l'originale generava un rumore tipo “cinquantino smarmittato†su tutta la banda)

Il dispositivo, del costo di circa 20 euro , è arrivato a me completamente sprovvisto di indicazioni e/o specifiche tecniche; è  “inscatolato†in un corpo unico comprendente un dipolo e installabile direttamente sul riflettore di un antenna di tipo gregoriano come la famosa  TP Link in vendita  su internet al posto di quello privo di convertitore e in dotazione all'antenna.


A differenza di quanto suggerito da I4IBR, avvantaggiato dal possesso della antenna gregoriana citata, non ho apportato alcuna modifica al convertitore  (che determina necessariamente l'utilizzo di numerosi adattatori con conseguenti  perdite di segnale), ma soltanto approntato due squadrette per permetterne l'installazione sul riflettore gregoriano, in quanto il corpo dello stesso sembra essere molto molto simile a quello per il wifi facente parte del kit dell'antenna.

In pratica il sistema funziona e, benché abbia dovuto lavorare un po' per “cercare†la frequenza dell' oscillatore locale  (data da I4IBR e da Aliexpress per 1998 Mhz e rivelatasi poi , nel mio medello,  1838 Mhz, probabilmente per un mio errore nell'ordine dell'articolo), che appare essere un po' ballerina e qualche Khz superiore al dichiarato , sono riuscito a ricevere con buon segnale ( 20/25 dB sopra il rumore) i beacons di Giaveno ( frequenza 2320.889....ricevuto però a 2320.900,900)  e il beacon di Cuneo.

Colgo l'occasione per segnalare un fenomeno di deriva molto marcato (e immediatamente imputato al downconverter) per me non comprensibile sperimentato oggi , 26 feb 2018 proprio mentre  ero  in ascolto del beacon di Giaveno: il segnale  sembrava spostarsi a destra e a sinistra di circa 7 Khz dal centro della QRG dichiarata (in un lasso temporale di circa 45 minuti), fenomeno SPARITO dopo il tramonto......se qualcuno ha una spiegazione lo prego di illuminarmi.

Allego alcune immagini del dispositivo montato sul riflettore e la schermata più eclatante  della deriva del segnale.









Grazie a tutti per l'attenzione

73 de IU2GDU!!!!
« Ultima modifica: 26 Febbraio 2018 ore 23:05:20 da IU2GDU »

Offline IU2EFA

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Re:2.3 GHz: un primo timido approccio alla ricezione
« Risposta #1 il: 28 Febbraio 2018 ore 22:29:26 »
Se il dwnconverter ha l'oscillatore ballerino, è un po' fastidioso farsi un ricevitore instabile. Cmq bravo Marco! E' sempre qualcosa che a poco costo, riesce ad ascoltare.