Il Radar Graves: cos’è, come funziona

Acronimo di Grand Réseau Adapté à la Veille Spatiale il RADAR GRAVES è un sistema di monitoraggio spaziale gestito dall’Aeronautica Francese. Permette di individuare oggetti di qualsiasi genere orbitanti tra 400 e 1000 km di altitudine e con dimensioni minime fino a 10 cm (appartenenti alla classe dei microsatelliti).

Lo sviluppo e la costruzione del radar è stato curato dall’agenzia aerospaziale francese ONERA, che nel novembre 2005 lo ha reso operativo dopo 15 anni di lavoro.

GRAVES è un sistema radar bistatico mediante il quale si riesce a derivare le orbite degli oggetti rilevati, grazie all’effetto Doppler e alle loro informazioni di posizione.

Il radar trasmittente è dislocato presso Dijon, in Francia (JN27SI), ed opera sulla frequenza di 143.050 MHz. La potenza, presumibilmente di centinaia di kW, è ignota poiché coperta da segreto militare.

Broye-lès-Pesmes: 47,3480 ° N – 5,5151 ° E

Quattro antenne direttive, opportunamente orientate, si occupano di trasmettere il segnale verso lo spazio in modo che gli echi siano ricevuti dalla parte ricevente del sistema.

Le emissioni avvengono in onda continua (CW) e possono essere ricevuti anche da chiunque venga investito dal segnale di ritorno. Anche con sistemi molto elementari.

L’enorme potenza impiegata permette infatti di ricevere i segnali di ritorno anche per riflessione lunare (EME), nonostante si sia equipaggiati anche di ricevitori ed antenne molto modesti.

La parte ricevente del sistema radar è invece dislocata in un vecchio sito missilistico, ora in disuso, a Revest du Bion. E’ costituito da un array di dipoli con notevole campo di vista e tale da orientare elettronicamente il solido di ricezione.

I segnali ricevuti vengono registrati e catalogati in funzione degli echi caratteristici, che permettono di comprendere molte informazioni sulle dimensioni, sulle forme e sulla natura stessa dell’oggetto osservato.

Plateau d’Albion: 44.0715°N – 5.5346°E

La facilità con cui gli echi del radar sono ricevibili anche in Italia apre una finestra molto interessante a tutti i radioamatori e gli appassionati di spazio. Con un setup molto modesto è infatti possibile ricevere la “voce del radar” che, a seconda del segnale ricevuto, racconta qualcosa sull’oggetto intercettato. Lo vedremo nei prossimi articoli.

Max Laconca, IK8LOV

 

Credits
Foto antenne TX e RX: Observatoire de Paris – Division Surveillance Espace
Foto con lobi antenne TX: British Astronomical Association

Bibliografia essenziale
Wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Graves_(system)
FAS – Federation of American Scientists: A GRAVES Sourcebook
ONERA – http://www.onera.fr